venerdì 10 aprile 2009

Allora...così così i FC. Da discreto a ottimo il II anno... Vediamo qualche risposta, scelte tra quelle che mi sono piaciute di più:
Prendiamo la 9, svolta da Paolo come segue: "Nei Gram-positivi i legami incrociati fra le catene NAM-NAG avvengono tramite il legame tra i peptidi collegati dall'acido N-acetilmuramico attraverso una pentaglicina, mentre nei Gram-negativi il peptidoglicano rappresenta solo una piccola percentuale del peso secco della parete cellulare, infatti oltre a questo c'è una seconda membrana fosfolipidica. Quest'ultima è collegata al peptidoglicano tramite delle lipoproteine poste sul lato che dà verso la cellula. Sul versante opposto si trovano dei lipopolisaccaridi, costituiti dal lipide-A (che è la endotossina del batterio) e da un polipeptide peculiare (definito somatico) che si estende verso l'ambiente circostante. Infine in questa membrana sono presenti delle proteine (le porine) che permettono il passaggio dei soluti non liposolubili (come amminoacidi e zuccheri), infatti questa proteina è come un canale contenente acqua." Non perfetta, ma ben fatta!
Vediamo ora la 10, sempre di Paolo: "L'azoto è fondamentale per tutti i microrganismi, in quanto è presente negli amminoacidi, nei nucleotidi, nelle purine e pirimidine. Pertanto l'azoto viene assimilato a tal fine. Vi sono, però, in agguato dei microrganismi che sono in grado di ricavare energia dai composti dell'azoto [(NH3)] [o di usarlo] come accettore finale [di elettroni ] per la respirazione (NO3-). Lo zolfo è fondamentale perché è un componente di alcuni amminoacidi (cisteina, metionina), è presente in alcuni trasportatori [cellulari] di elettroni e ne CoA-SH. Pertanto viene assimilato e organicato in tali composti. Inoltre alcuni composti ridotti dello zolfo (es. H2S), vengono usati come donatori di elettroni nella fotosintesi dei solfobatteri verdi o purpurei, o vengono assorbiti per ricavare energia. Infine, nella respirazione anossigenica, alcuni composti ossidati dello zolfo (es. solfati) vengono usati come accettori terminali di elettroni, Il fosforo è fondamentale come fosfato, in quanto questi gruppi sono alla base dei sistemi energetici di tutti i viventi, vedi ATP, GTP, CTP. Poiché il legame anidridico che si forma ha un'elevato contenuto energetico." Bene!

lunedì 30 marzo 2009

30 e 31 marzo: i compiti di Microbiologia Agraria...vediamo se c'è qualche commento sui compiti...

domenica 8 giugno 2008

Esiti del compito

Su 32 partecipanti 3 sono insufficienti. Circa una metà degli altri è sulla sufficienza, e l'altra metà decisamente positiva. Bravi Simone, Andrea, Eleonora, Valentina, Giandomenico e Olga, che hanno saputo studiare con attenzione e cura: prenderanno voti alti.

giovedì 10 aprile 2008

Alcuni commenti sul compito

Per le prime quattro domande, potete far riferimento a qualsiasi testo di biochimica. Per le altre, possimo dire quanto segue:

5. i precursori li trovate sul vostro testo di microbiologia al Cap. 11.

6. Per la fissazione biologica dell’azoto, la reazione a cui far riferimento, in generale, è la seguente: N2 + 3H2 à 2NH3; questa reazione avviene a pressione atmosferica (persino a pressioni inferiori) con l’idrolisi di 16 legami ad alta energia provenienti dall’ATP; complessivamente, possiamo quindi scrivere: N2 + 10H+ + 8e- + 16ATP à 2NH4+ + 16ADP + 16 Pi + H2; questa reazione è mediata dal complesso enzimatico della nitrogenasi (o dinitrogenasi), che deve trovarsi allo stato ridotto per poter operare; 6 degli elettroni servono per ridurre l’N2, e due per produrre (obbligatoriamente) una molecola di H2; per ridurre questo complesso enzimatico occorre una fonte di elettroni, spesso costituita dalla ferredossina ridotta.

7. Il ciclo di Calvin è quello che conosciamo anche per le piante verdi: vedi ad esempio il cap. 10 del libro di microbiologia. Ricorda che l’enzima centrale di questa via e la RuBisCo.

8. La fotosintesi nei solfobatteri verdi si può illustrare come segue: il fotosistema di questi batteri, che si chiama P840, ha un potenziale di riduzione sufficientemente alto da poter ridurre direttamente il NADP+; si crede che il primo recettore elettronico, “a valle” di P840*, sia un proteina FeS; da qui gli elettroni vengono “scaricati” a una ferredossina-NADP reduttasi, da cui si ottiene NADPH; gli elettroni per questa via sono forniti in continuazione da solfuri, tiosolfati o da idrogeno molecolare; da tali substrati sono trasferiti alla batterioclorofilla dei centri di reazione attraverso un citocromo-c (c551 o c553) e una cit-c-reduttasi specifica. Questa fotochimica la trovi schematizzata nella figura 9.4 del tuo libro, e somiglia al fotosistema I dei cianobatteri e delle piante verdi. Per inciso: gli elettroni della proteina FeS, possono anche “scaricarsi” al cit-c, attraverso un chinone (menachinone); durante questa “caduta”, si genera ATP.

9. Per i clorosomi dobbiamo ricordare che sono vescicole dei solfobatteri verdi coinvolte nella fotosintesi, poiché contengono, tra l’altro, i pigmenti antenna. Sono disposti sul lato interno della membrana citoplasmatica (puoi osservarne una idealizzazione sul tuo libro, fig. 9.5) e contengono fasci di bastoncelli; questi, fondamentalmente, sono strutture ricche di lipidi che contengono anche la batterioclorodilla-c; nella parte di aderenza alla membrana plasmatica, i clorosomi hanno la piastra base, che contiene, tra l’altro, la clorofilla-a.

10. La temperatura a cui un microrganismo cresce con la massima velocità è quella ottimale; poiché la temperature ottimale di crescita è una delle tre temperature cardinali (min, opt, max), anche ‘cardinale’ è accettabile.

11. e 12. Sappiamo che la separazione delle cariche ai due lati di una membrana biologica costituisce una forma di energia potenziale; con essa si genera ATP.

13. Ecco la correlazione richiesta: DG°’ = (-nF)( DEh) dove l’ultimo termine è la variazione di energia libera in condizioni standard, n è il numero di elettroni della reazione redox ed F è la costante di Faraday (-96,48 kJ/V).

14. Il processo di spostamento degli elettroni verso un atomo più elettronegativo libera energia, naturalmente.

15. La puoi calcolare applicando la reazione in 13 e ricordando che gli elettroni in gioco sono 2.

16. Fai riferimento al capitolo 8 (es., fig. 8.3) del tuo testo, oppure a un qualsiasi testo di biochimica.

17. E’ una differenza importante. Nella prima, la sintesi dell’ATP avviene per trasferimento diretto di un fosfato ad alto contenuto energetico da un composto organico all’ADP (es., nella glicolisi, il 2-fosfoenolpiruvato forforila l’ADP, e diventa piruvato; nella reazione di Stickland l’acetilfosfato dona il proprio gruppo fosforico, e diventa acetato). Nella seconda, si ossidano composti ridotti (organici o inorganici), e si accoppiano queste reazioni alla riduzione di composti ossidati (es., il NAD+ di riduce a NADH); gli elettroni di questi ultimi composti sono “scaricati” a un accettore finale (per esempio ossigeno) attraverso una catena di respirazione; durante questa “scarica” si generano una o più molecole di ATP.

18. Questi due microbiologi, vissuti a cavallo tra i secoli XIX e XX, hanno dimostrato che i microrganismi sono importanti nell’economia della natura, oltre che per quanto evidenziato da Pasteur e da Kohk. Fai riferimento al libro di Microbiologia per approfondire di più. Puoi anche consultare Wikipedia.

19. Ancora, il riferimento è il libro di Microbiologia. Ricorda che i licheni sono alleanze tra un fungo e un cianobatterio (o anche un’alga), e C. aggregatum non è una specie, ma un aggregato presente nella acque anaerobiche; è costituito da due bacteria, uno coccico e uno bastoncellare, che si aggregano in una simbiosi mutualistica. I dettagli nel capitolo 25 del tuo libro.

20. Da sottolineare che i microrganismi hanno una biodiversità straordinaria, anche se noi la percepiamo poco soprattutto perché i microbi sono principalmente creature invisibili, sia perché è l’ultimo gruppo di viventi cui la scienza ha prestato attenzione. Parla poi della biodiversità sia in senso tassonomico che in senso biochimico-metabolico; ricorda, tra l’altro, che il mondo dei microrganismi è formato anche dai chemioautotrofi e dai fotoeterotrofi, oltre naturalmente ai fotoautotrofi e ai chemioeterotrofi.

21. Puoi far riferimento al cap. 5 del tuo libro di Microbiologia.

22. Fai riferimento al cap. 4 del libro di Microbiologia.

23. Si parte generalmente da una base minerale e azotata, alla quale si aggiungono fonti carboniose diverse. Per isolare batteri azotofissatori, alla base si sottrae l’azoto. Tutti i dettagli sui libri di microbiologia.

24. Diretti sono gli isolamenti che si fanno piastrando la fonte naturale dei microrganismi (es., mosto) su una piastra di terreno colturale, e aspettando la crescita delle colonie. Con questa procedura si cerca di eliminare o diminuire la competizione tra cellule. Con la procedure di arricchimento, invece, si favorisce la competizione fra ceppi e specie, e si inocula la fonte di microrganismi in una beuta col terreno selettivo. Dettagli sui testi di microbiologia.

25. La colonna di Winogradski è un singolare sistema per l’arricchimento di certi batteri. Ben descritta sul vostro libro di testo (pag. 114), ma anche, ad esempio, su wikipedia.

26. Descritte in tutti i testi di microbiologia.

27. Anche la sterilizzazione in autoclave è descritta in tutti i testi microbiologici. Ricorda che il calore umido denatura i componenti macromolecolari della cellula, e che spesso in laboratorio si utilizzano 121° C per 15-20 minuti.

28. L’ecosfera è un acquario sferoidale (qui se ne possono acquistare di diversi diametri, da 10 a 23 cm) chiuso e quindi privo di contatti coll’aria, che contiene qualche gamberetto, microrganismi fotosintetici, e microrganismi chemioeterotrofi. In un locale illuminato, il sistema “va avanti” anche per più di un anno, dato che i fototrofi forniscono ossigeno, e i chemioeterotrofi “mantengono pulito” il sistema, riciclano e mineralizzando tutti gli scarti. I gamberetti si nutrono prevalentemente di alghe.

29. Un virus in grado di riprodursi sia con cicli litici che con cicli lisogeni è denominato fago temperato.

30. Un operone è un’unità genomica piuttosto frequente negli eubacteria, rara in altri organismi. In essa, due o più regioni codificanti, sono controllate da un unico promotore.

31. Tutti i dettegli molecolari sul vostro libro di microbiologia. E’ un operone la cui espressione è regolata, e in particolar modo inducibile. L’induzione avviene in terreni con lattosio e senza glucosio, ed è stata studiata per la prima volta da Monod e collaboratoti a cavallo tra gli anni ’50 e i ’60 del secolo scorso. La regolazione avviene per repressione, e si serve, tra l’altro di un repressore proteico, codificato dal gene lacI. I dettagli nel vostro libro, alle pagg. 246 e 247.

giovedì 3 aprile 2008

Microbiologia Agraria - Esame

Mi dispiace che nessuno di voi abbia voluto utilizzare questo blog durante lo svolgimento del corso. Spero meglio per l'anno venturo.

Si è svolto ieri l’esame d'Aprile di Microbiologia Agraria, 31 domande la cui risposta alle prime 4 era obbligatoria per poter continuare la prova. Si è data, come sempre, molta importanza ai processi biochimici, importantissimi anche per sottolineare il loro rilievo nella diversità microbica. Anche se tutti i partecipanti erano ‘regolari’, e quasi tutti avevano seguito l’intero ciclo di lezioni ed esercitazioni, ben 22 si sono ritirati entro un’ora dall’inizio. Mi dispiace, ma ne abbiamo parlato più volte a lezione: dalla biochimica non si può prescindere. I compiti degli altri 30 sono ora in fase di correzione. Come sempre, pubblicherò gli esiti e le statistiche generali sul nostro sito, appena ultimate le correzioni. Per favore, non mi scrivete chiedendo quando questo avverrà: il più presto possibile. A maggio ci sarà l’esame per chi non è del secondo anno, e infine, l’appello successivo per questa sessione sarà d’estate, in data da fissare.
Ecco le domande:

  1. Reazioni ed enzimi del ciclo di Krebs. Una a una, e infine la reazione complessiva.
  2. Reazioni ed enzimi della fermentazione lattica (dal piruvato).
  3. Reazioni ed enzimi della fermentazione alcolica (dal piruvato).
  4. Reazioni ed enzimi della sintesi della glutammina.
  5. Generalmente, vi sono 12 precursori metabolici delle reazioni biosintetiche. Elenca questi 12 precursori, indicando in quale via/vie metabolica ciascuno di essi ha origine.
  6. Reazioni ed enzimi della fissazione biologica dell’azoto.
  7. Reazioni ed enzimi del ciclo di Calvin.
  8. Fotosintesi con donazione elettronica dd H2S e altri composti ridotti dello zolfo (cioè: fotosintesi nei solfobatteri verdi).
  9. Cosa sono i clorosomi? Descrivi queste formazioni.
  10. Come si chiama la temperatura a cui un microrganismo cresce con la massima velocità… ottimale, cardinale, massima?
  11. La separazione delle cariche ai due lati di una membrana biologica costituisce una forma di ... trasporto facilitato, energia di legame, energia potenziale, trasporto attivo?
  12. Come viene generalmente utilizzato un gradiente protonico? Viene utilizzato per … separare le cariche citoplasmatiche, generare ATP, generare NADH o generare NADPH?
  13. La differenza di potenziale (V) di una reazione redox è correlata all’energia liberata (KJ). Scrivi l’equazione che descrive questa correlazione.
  14. Il processo di spostamento degli elettroni verso un atomo più elettronegativo… richiede energia o libera energia?
  15. La differenza di potenziale tra ubichinone e ossigeno è di 0,76 V. Calcola i KJ liberati in un’ipotetica riduzione dell’O2 da parte dell’ubichinone.
  16. Rappresenta la molecola dell’ATP, e indica i legami con alta energia.
  17. Spiega la differenza tra fosforilazione a livello del substrato e fosforilazione respiratoria.
  18. Importanza di Bejierink e Winogradski nella Microbiologia.
  19. Parla compiutamente delle simbiosi licheniche e di C. aggregatum.
  20. La biodiversità microbica (pagina ½ -1)
  21. Il trasporto dei soluti.
  22. La parete degli eubacteria gram negativi.
  23. La formulazione dei terreni di coltura.
  24. L’isolamento: diretto e per arricchimento (teoria e pratica)
  25. La colonna di Winogradski.
  26. Conta diretta e indiretta: teoria e pratica.
  27. Sterilizzazione in autoclave: teoria e pratica.
  28. Descrivi l’Ecosfera. Cosa emula questo apparato?
  29. Un virus in grado di riprodursi sia con cicli litici che con cicli lisogeni è denominato ... fago litico, fago non-virulento, fago temperato, fago lisogeno?
  30. Cos’è un operone batterico?
  31. Descrivi la regolazione trascrizione dell’operone lac nel batterio E. coli.

domenica 28 ottobre 2007

Esame

L'ultimo esame di MA è stato appena soddisfacente. Ecco alcune risposte corrette.
Strati extracellulari: sono sintetizzati da alcuni procarioti, e non sono essenziali, cioè possono essere rimossi senza perdere la vitlità della bestiola. Le capsule sono barriere di polisaccaridi (omodestrani e omolevani o eteropolimeri come l'acido ialuronico) che hanno funzione di protezione, o sono spesso importanti fattori di virulenza, come in Streptococcus pneumoniae (polmonite) o in S. mutans (carie dentale). Per consentire l'osservazione al microscopio, le capsule sono trattate con coloranti negativi come l'inchiostro di china che fa risaltare la capsula come un oggetto luminoso su sfondo scuro. La tab. 4.1 del vostro libro schematizza 4 tipi di capsule batteriche. Le guaine sono strati esterni altamente organizzati, tipici di batteri acquatici le cui cellule possono essere danneggiate dalle correnti. Gli strati mucosi caratterizzano quei batteri motili per scivolamento; essi secernono una sostanza mucosa che viene persa nella scia lasciata dall'organismo durante il movimento. Gli involucri proteici, o 'strati-S' sono tipici di alcuni eubatteri e archaea e fungono da strato protettivo. In alcuni casi, lo strato-S rappresenta il sito di adesione di alcuni virus.
Membrana plasmatica Rappresenta il limite esterno del citoplasma. Negli Eubacteria è formata da un doppio strato di fosfolipidi (glicerolo esterificato con acidi grassi in 1 e 2; con fosfoserina in 3) con immerse proteine di membrana diverse (es., trasportatori). Vi sono poi, in alcuni gruppi (es., micoplasmi, metanotrofi), gli steroli, che hanno un effetto stabilizzante; in altri gruppi gli opanoidi (cianobatteri) stabilizzano le membrane. Negli Archaea è formata o da un doppio strato lipidico, con due foglietti di isoprenoidi uniti al glicerolo con legami etere, o un monostrato di tetraeteri di di-glicerolo.

venerdì 26 ottobre 2007

Carbonio

Quote di CO2
Ogni quota di emissione corrisponde al permesso per un’azienda o un Paese che ha fi rmato il protocollo di Kyoto di emettere una tonnellata di anidride carbonica equivalente (vedi sotto).
Anidride carbonica equivalente?
Una tonnellata di anidride carbonica (CO
2) equivalente è una tonnellata di CO2 oppure di qualsiasi altro gas a effetto serra che abbia un equivalente potenziale di alterare il clima del pianeta.
Potenziale di Riscaldamento Globale
È un valore elaborato e fi ssato per ciascun gas serra dall’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change). Ad esempio il metano ha un potenziale di modifi cazione del clima ventuno volte superiore rispetto alla CO
2. Quindi una tonnellata di metano viene contabilizzata come ventuno tonnellate di CO2 equivalente.
Gas serra
L’elenco dei gas serra è molto ampio. Il protocollo di Kyoto prende in considerazione i principali: anidride carbonica (CO2), metano (CH4), protossido di azoto (N2O), idrofl uorocarburi (HFC), perfl uorocarburi (PFC), esafl uoro di zolfo (SF6).
Quote di emissione
L’emission trading è uno dei meccanismi flessibili per la riduzione delle emissioni globali di gas serra nell’Unione europea, previsti dal protocollo di Kyoto. La direttiva sull’emission trading (2003/87/CE) prevede che gli Stati membri defi niscano dei tetti massimi di emissioni consentiti a ogni singola azienda fra quelle che devono sottostare alla direttiva stessa (sono alcune tipologie di impianti energetici e produttivi). Quando un’azienda si mantiene su valori di emissioni inferiori a quelli consentiti, il meccanismo prevede che le quote di emissioni che le “avanzano” possano essere commercializzate su un mercato apposito. L’azienda che emette meno può quindi guadagnare dalla vendita delle quote in più e un’azienda che ha bisogno di emettere di più può acquistare quote al prezzo di mercato delle emissioni. L’obiettivo del meccanismo è creare un circolo virtuoso, nel quale l’azienda più efficiente può guadagnare grazie alla propria efficienza. Il totale delle emissioni rimane così invariato e nel lungo periodo, man mano che sempre più aziende diventano virtuose, tende a diminuire.
PNA
Il PNA (Piano nazionale di allocazione delle emissioni) assegna a ogni azienda, all’interno dell’elenco di quelle identificate dalla direttiva dell’emission trading, le quote di emissione autorizzate per il periodo di riferimento. I piani fi nora defi niti riguardano il 2005-2007 e il 2008-2012. Il piano deve essere coerente con gli obiettivi nazionali di diminuzione delle emissioni, con i trenddi crescita delle emissioni, con il potenziale di abbattimento e con i principi di tutela della concorrenza.
Pozzi di assorbimento del carbonio (carbon sinks)
Sono gli elementi dell’ambiente naturale (come le foreste) in grado di assorbire anidride carbonica dall’atmosfera nel corso del loro ciclo di vita e di rilasciare gas serra al termine, a causa del processo di decomposizione o dell’utilizzo che ne viene fatto (combustione). Gli scienziati stanno cercando di capire come valutare correttamente l’apporto fornito (in diminuzione) da questi elementi alle emissioni totali prodotte da un Paese. Oltre alle foreste e alle coltivazioni, si è alla ricerca di altri possibili ‘serbatoi’ di CO
2, come ad esempio gli oceani.

domenica 14 ottobre 2007

In che misura

In che misura, chiede insomma Sogeid, le attività agricole (e le altre attività umane) influenzano le popolazioni microbiche? La domanda è interessante e … saporita!! La risposta non è semplice, ma tentiamo di abbozzare una strada, che riguarderà, per brevità, solo il ciclo della s.o.
Cominciamo così: sia l’agricoltura tradizionale sia quella industrializzata operano una serie di interventi che impattano (anche) sui suoli. Tuttavia, diversamente da quella industrializzata, l’agricoltura tradizionale sfrutta le potenzialità dei suoli senza superare la resilienza che li caratterizza. In ecologia, si ricorderà, la resilienza è analoga alla capacità di recupero fisico di uno sportivo, cioè quella capacità ch’egli ha di rimettersi in forma dopo una fatica; alcuni sportivi hanno maggiori capacità di recupero, altri meno. Così è anche per gli ecosistemi. E’ anche vero che alcune prove sportive sono più stressanti di altre. Anche per gli ecosistemi, alcune sollecitazioni cui sono sottoposti dalle attività antropiche sono più stressanti di altre. Insomma, l’agricoltura tradizionale è analoga a una prova sportiva poco stressante, dopo la quale lo sportivo riesce a riprendersi rapidamente; l’agricoltura industrializzata somiglia invece a una serie di prove sportive stressanti, dalle quali è difficile riprendersi. Se, come atleta, continuo a fare prove su prove, tutte super-stressanti, dopo aver messo a dura prova la mia resilienza, ne supero le capacità e raggiungo un punto di non ritorno. Si può stare in questa condizione per poco o pochissimo tempo, sicché, se non mi rendo conto di questo limite e insisto, posso solo andare avanti con l’aiuto del doping, ma per poco. Però, presto sarò colto da collassi e infine andrò incontro a morte. Insomma, l’agricoltura industrializzata equivale, per i suoli (e non solo), a una serie di prove sportive stressanti, da cui si ha difficoltà a recuperare efficienza. Anche qui, se superiamo la capacità di resilienza, dovremo dopare il sistema (somministrazione di input energetici sempre maggiori) che, presto o tardi, non sarà più in grado di recuperare. Pensiamo alle perdite progressive di s.o. nei suoli sottoposti a sfruttamenti intensivi. Le ragioni di tali perdite sono molteplici. Sottolineiamone due: (ii) l’asportazione, a ogni stagione del raccolto, di una buona parte del carbonio organicato in situ (biomasse vegetali in senso lato) senza che esso, o i suoi derivati, sia restituito allo stesso sito; (ii) molte, se non tutte le cure riservate a questi suoli potenziano le attività metaboliche (e i tassi di crescita) delle cenosi microbiche eterotrofe, e causano quindi elevati o elevatissimi tassi di mineralizzazione della s.o. Questo sistema-suolo è impoverito di s.o., nel senso che le scorte potenziali trofiche si sono depauperate, e le catene alimentari e i cicli biogeochimici hanno subito un rallentamento.
Negli ecosistemi naturali che hanno raggiunto la stabilità, invece, la s.o. si mantiene, grosso modo, costante, dato che gli apporti al suolo (spoglie animali, vegetali e microbiche; essudati vegetali aerei e radicali) avvengono con tassi analoghi a quelli delle asportazioni (mineralizzazione, erosioni, lisciviazioni).
Gli agroecosistemi condotti con metodologie tradizionali non sono – ovviamente – proprio equivalenti a ecosistemi stabili. Tuttavia, vi si avvicinano più dei sistemi ad agricoltura industrializzata. Infatti, le rotazioni, il maggese, l'utilizzo di foraggiere poliennali, le colture intercalari, le letamazioni, il sovescio, la pacciamatura, aiutano i suoli agrari a reintegrare le perdite imposte dalle lavorazioni e dall’asportazione del raccolto. In tal modo, il suolo mantiene la sua funzione di polmone di riserva della s.o. e, avendo riguadagnato una struttura ottimale (e quindi adeguata permeabilità e capacità di ritenzione idrica), è ora in grado di sostenere adeguati livelli di microflora eterotrofa e tenere in moto i cicli biogeochimici, veri motori di tutti gli ecosistemi.
Ci sarebbero, naturalmente, molte altre relazioni da considerare, come ad esempio l’effetto che i fertilizzanti chimici e i composti xenbiotici (insetticidi, fungicidi etc.) esercitano sul ciclo del carbonio e della s.o., ma anche sui cicli dell’azoto e degli altri elementi.

giovedì 11 ottobre 2007

Intimate strangers

Cioè intimi estranei. E' il titolo della serie di documentari che, come quello proiettato oggi in classe (view from the forest), illustrano il ruolo dei microrganismi in natura. Prodotti dall'ASM, questi filmini possono essere ottenuti gratuitamente mediante podcasting, usando qualsiasi ricevitore abilitato (es. iTunes). La ricerca può essere fatta digitando, nella finestrella "cerca" del ricevitore, le parole MicrobeWorld Video. Oppure vi si può accedere attraverso il sito MicrobeWorld, uno degli strumenti divulgativi dell'ASM. Su questo stesso sito troverete molto altro materiale interessante, tra cui diversi filmini e documenti audio, tutti ottenibili x podcasting.

giovedì 4 ottobre 2007

A proposito

Il romanzo che vi ho citato è "Il Mandarino", di Eca de Queiroz, pubblicato in Italia da Passigli (2004; Euro 8,50).